La vita è una scrittura collettiva
Dicembre 2016. Una mattina di nuvole. O di sole? Ma facciamo pure sia di nuvole. Sto disegnando per lavoro, uno schizzo semplice. In testa, però, ho i regali di Natale, che ancora non ho preso. E non so neanche quando prenderò. E non so COSA prenderò. Poi un’illuminazione a intermittenza: sto disegnando, giusto? Sbagliato? Giusto? Sbagliato? Ecco: regalerò i miei disegni. Non si può dire che non sia un regalo pensato.
Gennaio 2017. I disegni sono piaciuti. “Ma perché non li vendi on line?”. Già: perché non li vendo? Lascio da parte il perché, lo sorpasso in quinta e imbocco la strada di un sito internet. Lo creo con WordPress. Ma WordPress, in realtà, nasce per creare blog, non siti con pagine statiche, non semplici vetrine di prodotti. E quel sito mi implora: “Non lasciarmi statico, dai, non lasciarmi statico, in poltrona… Scrivi degli articoli, dai, portami fuori, fammi ballare in un social network. Non hai mica fatto la scuola per imparare a scrivere bene???”. Un po’ riduttivo chiamarla così, ma… ok, sì, scrivo, è vero.
Luglio 2017. Scrivere per il mio blog innegabilmente mi diverte, mi allena… cresco. In vacanza, però, non porto il computer. Voglio sconnettermi dallo schermo e dalla tastiera e vivere di montagne e famiglia. Ai miei pochi, ma affezionati lettori (amici, parenti, conoscenti? la mia famiglia? il mio alter ego?) do un caloroso arrivederci a settembre.
Settembre 2017. La vita famigliare caotica, qualche impegno lavorativo extra, qualche disegno e scadenza in più… e il blog? Rimane in modalità blog out, in vacanza. Ci rimane anche a ottobre, a novembre. L’avevo chiamato “Il Pesce tra le Nuvole” (vd. qui). E mentre io non scrivo, in qualche modo lui, il Pesce tra le Nuvole, continua a volare da solo. “Prima o poi lo ripesco”, mi dico. Ma con quale amo? Comunque sì, lo amo ancora.
Dicembre 2017. Rivedo amiche di vecchia data, trovate tra il Canzoniere di Petrarca e l’etimologia della parola “desiderio”. Che chiacchierata, Vita mia: che chiacchierata! Una di loro mi dice: “E il tuo blog? Il Pesce tra le Nuvole? È da un po’ che non scrivi, era diventato un mio appuntamento di lettura”. Ecco, giusto, il mio blog: la solita me, che inizia qualcosa e poi… e poi… “e poi sarà come sparire”, dice la canzone. Circa dieci anni fa, se non ricordo male, con loro si parlava proprio di scrivere un blog insieme, una scrittura collettiva, ora rammento.
Gennaio 2018. Sto finendo di leggere “Cabaret Mistico” di Jodorowsky e un libro sulla mindfulness. Partecipo a un gruppo studio di pedagogia dove si ragiona sulla “fiducia nell’incertezza”. In questo particolare frangente, di ascesi, di respiri, di comunione con l’Universo tutto, ecco che Il Pesce tra le Nuvole, una sera prima di cena, suona di nuovo il campanello. Gli apro, mi fissa; poi mi piazza uno schiaffo in faccia, così, con la sua bella pinna caudale, quindi prende la strada della finestra (ancora) e, mentre si allontana volando, grida: “Ricorda: la vita è una scrittura collettiva. Una bella trama non è fatta da una sola pinna, ma da tante penneeee!”. Con guancia rossa, per lo schiaffo o per l’imbarazzo di non averci pensato prima, alzo la cornetta del telefono (si diceva così, una volta).
Febbraio 2018. Le Penne hanno risposto alla chiamata. Ci sono, tante; le pinne sono pronte, le nuvole non mancano. Da qualche parte forse nevica. Il mio blog è diventato la nostra Rivista, un atto comunitario. E io sono finalmente in comunione, appunto, con qualcosa di più grande di me: quindi, Namasté. E come ripete Don Luigi Ciotti: “Il noi vince sempre”.
*Illustrazione di Comiale.
Spigola è animata da curiosità. Rianimata da quello che trova in acque limpide, in profondità, a caccia di preda-pensieri. Un artista le ha detto: “Hai provato a scavare in alto?”. Spigola ha visto la luce.
Prossima pubblicazione: mercoledì 28 febbraio, rubrica “La Tana del Coniglio”, firmata da Acciuga Alice.
La Tana del Coniglio tratta di libri, ma senza per forza recensire. La forza è piuttosto la riflessione che dai libri evolve, la vera caduta nella tana del coniglio. Libri con su scritto: “Bevimi”.