Una mattina di (stra)ordinaria bellezza – Il Duomo di Monreale
Il Duomo di Monreale si impone alla vista per la grandiosità della struttura e per la maestosità dei mosaici bizantini che ne decorano l’interno. Il fascino di questa Cattedrale ha destato il mio grande interesse fin dai tempi del liceo, in cui la storia normanna si intrecciava fittamente con le affascinanti riproduzioni del libro di storia dell’arte medievale. Devo ammettere che l’esperienza di visitarla poi di persona è stata un’immersione spirituale da lasciarmi senza fiato.
Attorno a quest’opera monumentale aleggiano origini leggendarie, che ne arricchiscono senza dubbio il fascino. La leggenda più conosciuta narra che il Duomo fu edificato per volere di Guglielmo II d’Altavilla, re della dinastia Normanna di Sicilia, detto “il Buono”, alla fine del XII secolo, a seguito di un’apparizione della Vergine Maria avuta in sogno, mentre si riposava sotto un albero dopo le fatiche della caccia. Fu proprio la Vergine a rivelargli il nascondiglio dove il re suo padre, Guglielmo I detto “il Malo”, aveva sepolto un tesoro e con quelle ricchezze, in quel punto, egli avrebbe dovuto innalzare un tempio da dedicarle.
Probabilmente Guglielmo era stato spinto anche dal desiderio di non essere da meno del nonno Ruggero, che in precedenza aveva commissionato la Cattedrale di Cefalù, quella di S. Giovanni degli Eremiti e quella della Cappella Palatina a Palermo. E così la grande chiesa è rimasta sino ai giorni nostri per perpetuare il suo nome nei secoli, e per restituire a noi una straordinaria bellezza. Il Duomo di Monreale è conosciuto come uno dei templi più belli del mondo e dopo Santa Sofia, ad Istanbul, ospita la più vasta opera musiva esistente ed è annoverato tra i “patrimoni dell’umanità”. Questo vero e proprio “tempio d’oro”, nato inizialmente come basilica, venne in seguito affidato ai monaci benedettini e elevato successivamente al rango di chiesa cattedrale da papa Lucio III. Tutto il complesso fu costruito in pochi decenni con maestranze di varia provenienza dirette da esperti architetti e guidate da teologi bizantini e latini che hanno prodotto una solenne armonia, rimasta intatta nonostante i ripetuti rifacimenti e le aggiunte posteriori.
L’esterno del Duomo mostra una facciata dalla forma massiccia ed imponente, senza decorazioni ma abbellita da un portico a trifora e da due torri fortificate, di altezza e aspetto asimmetrici. La semplicità della sua facciata non prepara di certo i visitatori allo splendore del suo interno. Attraversate le sue porte si è immersi infatti in uno dei più grandi e preziosi cicli musivi del mondo medievale. Parliamo di oltre seimila metri quadrati di mosaici così preziosi e sontuosi da lasciare l’animo umano completamente stupito e quasi del tutto “frastornato” di fronte a tanta bellezza. L’interno è a croce latina con il corpo centrale diviso in tre navate che terminano nelle tre absidi in fondo, secondo i canoni trinitari della teologia orientale che prevedevano l’ingresso ad ovest, l’abside con il presbiterio e l’altare ad est. La simbologia indicava che l’animo umano passa dal mondo delle tenebre, dove tramonta il giorno, verso la luce dove invece per i credenti Gesù accoglie gli uomini come un sole che sorge dall’alto.
Qualcuno ha definito il Duomo di Monreale il tempio più bello del mondo. Da parte mia credo che si tratti senz’altro di uno tra i più begli esempi di come l’arte riesca ad entrare in sintonia con il cuore dell’uomo. E noi, cosa saremo in grado di lasciare ai nostri nipoti che possa valere la pena di affrontare un lungo viaggio e che possa non solo suscitare a distanza di secoli tanta ammirazione, ma che possa ancora riuscire a parlarci?
Foto di Federica [Pesce giallo chirurgo]

Il Pesce Giallo Chirurgo esplora i fondali della barriera corallina, si spinge al largo incuriosito dal riverbero del sole, usa la variopinta fantasia che narra di mondi possibili per dare valore al reale, per riuscire a riscoprirlo e con esso tutta la sua intrinseca bellezza.
Prossima pubblicazione: martedì 26 giugno, rubrica “Palleggi”, firmata da Ilone Pesce Pallone.
Palleggi sono una serie di movimenti del pensiero, impressi sul foglio mediante colpi di scena; ma anche una serie di scambi di palla tra le grandi teste del nostro pianeta, che hanno giocato e giocano partite decisive per tutta l’umanità.
PODCAST > L’articolo “Una mattina di (stra)ordinaria bellezza – Il Duomo di Monreale” letto da Federica [Pesce Giallo Chirurgo].