Il Pesce tra le Nuvole
Rivista Culturale Fuor d'Acqua. Dedicata a chi è in cerca di domande.
  • PODCAST
  • di libri
  • tra pensiero e racconto
  • moda e fiori
  • poesie
  • Caffè tra le Nuvole
  • extra
    • Terre di Mezzo Editore
    • Natale fuor d’acqua 2019
    • Natale fuor d’acqua 2018
  • Chi siamo
    • Contatti
Dalla Aaah alla Zzzeta
Giugno 5 2018

Dalla Aaah alla Zzzeta

Alessandra Comi "Comiale" [Spigola] spigolature illusione, luce, silenzio

Per ascoltare il podcast CLICCA QUI

 

La sveglia dovrebbe suonare alle 8. Ma alle 5, forse un altro tipo di sveglia, apre gli occhi, anche i miei. È l’inizio di una giornata quasi estiva, con il sole ancora timido velato dietro a qualche nuvola. Gli uccelli già parlano da un po’, dopo la notte la loro voce si è già schiarita.

Provo ad arrotolarmi di nuovo in un qualche sogno, provo a diventare ancora il ripieno di una coperta formato involtino, provo a costringermi al sonno perché penso di averne bisogno, non ho dormito neanche cinque ore. Ma il mio sforzo è inutile: benché io continui a pensare che il mio corpo abbia bisogno di dormire, lui si ostina a dire che ha bisogno di svegliarsi. Chi deve ascoltare chi? Chicchirichì? Chi lo sa? Chissà.

Ebbene mi alzo, ritrovo la verticalità e sono effettivamente leggera. Bene. E adesso? Ho in regalo qualche ora in più, oggi. Ho un vantaggio sulla linea di partenza e devo decidere se iniziare a correre come una matta, a mettermi in gara per vincere qualcosa che non so, se iniziare a correre da leone o gazzella, o… o… o…

Ooooh.

Questa seconda possibilità, proprio questa mi attrae. Quando mi capita di godere di un momento di contemplazione? Rinfrescata dal sonno e con la pace trasmessa dai sogni lieti della mia famiglia che, lei sì, è ancora il tenero ripieno della coperta involtino?

Arrivo in salotto e spalanco le finestre, ma non mi accontento. Prendo la sedia e la piazzo sul confine tra la sala e il balcone. Perché non direttamente in balcone? O semplicemente in sala? L’azione non ha una logica, ma quella è la posizione scelta con convinzione, come se stare su quel limite tra il dentro e il fuori sia una necessità ineluttabile. Quindi succede che ho la testa in casa e i piedi nudi al sole. Chiudo gli occhi, li riapro e li richiudo. Apro gli occhi, li chiudo e li riapro. Qualche auto, gli uccelli, e il silenzio. Gli uccelli, il silenzio, e qualche auto. In una combinazione continua.

Ah. Silenzio. Aaah. Silenzio. Aaaaaah. Silenzio. Silenzzzzz… Zzzzzz. Zzz???!

Mi giro di scatto, già prossima all’infarto. Perché conosco quella zeta e già la temo. Da quando all’età di circa nove anni vidi in televisione un film dove un bambino veniva assalito da uno sciame d’api, quella zeta mi fa gelare il sangue. E non lo dico tanto per dire: la sensazione è esattamente di gelo nel sangue, come se il caldo fluido che mi vivifica in quel momento mi volesse ibernare.

Zzz.

La zeta si avvicina, passa accanto alla mia sedia e non si ferma al confine: entra in casa. Non aveva logica la posizione della sedia sul confine tra la sala e il balcone? Bene, da adesso la parola logica si frantuma totalmente: l…g…a…i…o…c. La guardo aggirarsi per la stanza (la zeta, non la logica) e rimango in un primo momento nella mia paralisi. Ma zeta si fa sempre più prossima alla porta che dalla sala conduce nelle camere. Aiuto, non posso stare ferma a guardare una zeta così: va all’attacco della mia famiglia!

Primo tentativo: prendo dei fogli di carta e li agito nell’aria, creando una specie di tornado domestico nella speranza che la zeta ci finisca dentro e trovi la strada della finestra. Ma in tutto questo non chiudo la porta delle camere: logica, dove sei finita??? Chiudo finalmente quella porta, con un balzo felino, avvicinandomi a zeta parecchio, con un coraggio mai visto, da intrepida: mi sento già un’eroina. Comincio di nuovo l’operazione “tornado”, e ci manca poco che io mi metta a cantare con tutta la tribù, aiabù aiabù. Di questo passo faccio volare l’intero palazzo.

Ma perché devo temere quella creatura all’età di 35 anni? Ma perché quella creatura ha interrotto la mia contemplazione? Ed ecco che si affaccia un nuovo pensiero: ma vuoi dire che mi sono svegliata alle 5 proprio perché devo contemplare quella zeta? Lascio cadere i fogli di carta e mi siedo sul divano. Guardo zeta intensamente e penso: cara zeta, tu sei me e io sono te. Vediamo adesso che ci succede.

Zeta, senza bisogno del mio tornado, si avvicina alla finestra. La finestra è spalancata ma zeta si ferma sul vetro interno. Zzz. Continua a picchiettare sulla superficie del vetro. La scambia per aria? Scambia il dentro per il fuori? È ingannata da quel limite trasparente, da quell’illusione di luce? Eppure vuole uscire e non capisce perché sia costretta a sbattere continuamente la testa su quella illusione, non capisce che è un’illusione. Sbatte. Percorre tutta la superficie della finestra in questo modo, si ferma ogni tanto a recuperare le forze, ma poco. Zzz. Tu sei me e io sono te. Zzz. Tutta la superficie. Testarda? Tenace. Benché continui a rimbalzare su quella illusione non si scoraggia: sa che una via di uscita, vera, c’è. Tutta la superficie a sbattere la testa finché, sfinita, cade al suolo. Zzz. Zzz. Zzz. Cosa fai, zeta? Tu sei me e io sono te, sono con te, sei con me: alzati. Zzz. Rimane al suolo, rimane al suono zzz e farfuglia. E mentre è lì, mezza tramortita, senza logica, al confine tra il dentro e il fuori, al limite, ha un’intuizione: vede la luce. Aaah. Il fascio di luce sul pavimento è diverso da quello della superficie precedente, si accorge che la luce di prima era come filtrata. Attende ancora un attimo. Poi, come a piccoli passi, piccoli pazzi passi, passa… sotto la finestra, sotto il vetro, sotto l’illusione. Una boccata d’aria e infine il volo, nel cielo. Nell’illusione non poteva volare. E adesso è così veloce che non la vedo neanche allontanarsi.

Vuoi dirmi che mi ha svegliata alle 5 del mattino una pulce nell’orecchio per annunciarmi l’arrivo di una zeta e invitarmi a una contemplazione senza paura? Chi deve ascoltare chi? Chicchirichì? Chi lo sa? Chissà.

In ogni caso, che tu sia leone o gazzella, sappi che, come me, sei anche un po’… zzz.

*illustrazione di Comiale [Spigola]

comiale
Alessandra Comi "Comiale" [Spigola]

Spigola è animata da curiosità. Rianimata da quello che trova in acque limpide, in profondità, a caccia di preda-pensieri. Un artista le ha detto: “Hai provato a scavare in alto?”. Spigola ha visto la luce.

 

Prossima pubblicazione: giovedì 7 giugno, rubrica “Sogni in valigia”, firmata da Salmone Erika.

Un’anima e una valigia. La valigia che si fa e si disfa, che si riempie e si svuota. L’anima che annota, nel pieno e nel vuoto. Dal Giappone al Brasile, senza dimenticare lo spazzolino.

PODCAST > L’articolo “Dalla Aaah alla Zzzeta” letto dall’autrice Comiale [Spigola].

http://www.ilpescetralenuvole.it/wp-content/uploads/2018/06/Zeta-Ok-online-audio-converter.com_.mp3

Condividi:

  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)

Correlati

Mi chiamo Dante e sono un drago cantastorie In un paese bruciato dal sole

Related Posts

SALLY-GABORI-MOSTRA-TRIENNALE

spigolature, tra pensiero e racconto

Corpo a corpo con Sally Gabori

crisi

spigolature, tra pensiero e racconto

Crisi

doc

spigolature, tra pensiero e racconto

Grande Giove, Matri mia

Mani (o pesci) d’Aprile

Tag

albo illustrato amore anima arte attesa bambini bellezza blog cambiamento crescita domande felicità fiori identità incontro infanzia inglese libri luce meraviglia moda Natale natura parola pensiero pesce poesia quarantena racconto radici relazione riconoscersi ricordi risveglio scrittura silenzio spazio spiritualità studio tempo umanità Universo vacanza viaggio vita

Ricerca

Social Links

Ricerca

Articoli recenti

  • Occhi negli occhi
  • Troppa luce non va bene
  • I bambini si rompono facilmente
  • Un’altra vita
  • Dieci minuti, dietro la curva

AUTORI

  • Alessandra Comi "Comiale" [Spigola]
  • Alice Paiosa [Acciuga]
  • Michailk
  • Anna Lise' [un pesce qualsiasi]
  • Antonio Quagliarella [Gambero Rosso]
  • Caterina Staiti [Pesce Rondine]
  • Chiara Campi [Alborella]
  • Chiara Forgillo [Argonauta]
  • Daria Tinagli [Ombrina gialla]
  • Elena Cattaneo [Ostrica]
  • Emanuele Fant [Pesce Balestra Nero]
  • Erika Belli [Salmone]
  • Fabio Strinati [Cavedano]
  • Federica [Pesce Giallo Chirurgo]
  • Federica Forte [Ricciola]
  • Gianni Salis [Pesce Luna]
  • Redazione [Il Pesce tra le Nuvole]
  • Ilone [Pesce Pallone]
  • Kajsa Karvat [Limanda limanda]
  • Katia Prando [Pesce Neon]
  • Roberta [La Carpa] Carpani
  • Laurence Shorter [Anchovy]
  • Letizia Rossi [Sogliola]
  • Annalisa Rosazza [Ciprino Dorato]
  • Martina Valenziano [Sardina]
  • Paola Lorusso [Pesce Pagliaccio]
  • Paola Franchi [Trota Fario]
  • Paola Tornambè [Lampuga]
  • Renato Gabrielli [Pesce veloce del Baltico]
  • Sara Orlandi [Narvalo]
  • Toti Salemi [Balena]
  • Valentina Dodi [Seppia]

Archivi

  • Settembre 2023
  • Agosto 2023
  • Giugno 2023
  • Maggio 2023
  • Aprile 2023
  • Marzo 2023
  • Febbraio 2023
  • Novembre 2021
  • Settembre 2021
  • Gennaio 2021
  • Dicembre 2020
  • Novembre 2020
  • Ottobre 2020
  • Settembre 2020
  • Luglio 2020
  • Giugno 2020
  • Maggio 2020
  • Aprile 2020
  • Marzo 2020
  • Febbraio 2020
  • Gennaio 2020
  • Dicembre 2019
  • Novembre 2019
  • Ottobre 2019
  • Settembre 2019
  • Agosto 2019
  • Luglio 2019
  • Giugno 2019
  • Maggio 2019
  • Aprile 2019
  • Marzo 2019
  • Febbraio 2019
  • Gennaio 2019
  • Dicembre 2018
  • Novembre 2018
  • Ottobre 2018
  • Settembre 2018
  • Agosto 2018
  • Luglio 2018
  • Giugno 2018
  • Maggio 2018
  • Aprile 2018
  • Marzo 2018
  • Febbraio 2018
  • Marzo 2017
Il Pesce tra le Nuvole
© Il Pesce tra le Nuvole 2023

Privacy Policy

I cookie aiutano il sito www.ilpescetralenuvole.it a fornire i propri servizi. Navigando sul sito accetti il loro utilizzo.Accetta - Per maggiori informazioni consultare la nostra Privacy Policy
Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Non-necessary
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
ACCETTA E SALVA