Ricordi di caccia
Ho sempre avuto il fucile a due colpi, “sovrapposto” o “doppietta”, anche quando c’erano quelli che sparavano sino a cinque colpi. L’unico animale che cacciavo era il tordo. Nelle nostre campagne pugliesi, piene di uliveti, quest’uccello, essendo grande mangiatore di olive, aveva il suo habitat naturale (ce l’ha ancora?). I contadini non erano molto contenti della loro presenza, ma le olive lo rendevano grasso e molto gradito al palato.
Il tordo, con il suo volo irregolare e fantasioso, era anche un avversario difficile da inquadrare, e quando la faceva franca (spesso) era perché era stato più bravo ad evitare gli unici due colpi a mia disposizione. Ecco: la caccia così mi piaceva, sembrava un’attività sportiva.
So che è difficile pensarlo, ma per molti la caccia era questo. Attenzione: annualmente, il costo si aggirava sul milione di lire, che doveva servire al ripopolamento. Senza dimenticare che l’industria della caccia faceva vivere migliaia di famiglie di lavoratori.
Poi c’era il piacere del primo caffè notturno con gli amici e delle sigarette fuori orario. La cartucciera era importante, ma il resto di più: tascapane con pane e salame, panini con frittata, frutta, fiaschetta di vino e mignon di liquore (per il freddo). Io avevo anche due finte cartucce con olio e sale: già allora adoravo l’accoppiata pane e pomodoro.
Oggi, dopo la tragedia della siccità, degli incendi e delle temperature altissime, non darei la caccia a nessuno di questi animali stremati. Ingiusta la sproporzione delle forze sul campo. Giusta la richiesta della sospensione.
Spero che quest’appello arrivi a tutti i miei vecchi compagni, che intendono la caccia come l’ho sempre intesa io.
Gambero Rosso perché cammina all’indietro e questo viene visto, in ambito iniziatico, come una “riscrittura del passato”: così l’adepto dei Templari o del Pesce tra le Nuvole rivive gli eventi della sua vita divorando le passioni e le illusioni che lo hanno condizionato fino al suo nuovo inizio. Questa purezza ritrovata, la carne bianca sotto una corazza rossa, è una nuova incarnazione. Prima di incontrarvi lo mangiavo, fresco, crudo, con gusto e basta.
*Illustrazione in copertina di Comiale