Lui e io (Ginzburg sottosopra)
Io sono quella dell’infinitamente piccolo. È il mio regno.
Terreno, circoscritto, sotto controllo.
Noto e ricordo i dettagli, ho cura del particolare.
Faccio lunghe liste di cose da fare, minuzie, inezie. E le scompongo, le suddivido in passaggi minimi, visualizzo nella mia mente i gesti da compiere, anche i più piccoli.
Il mio pensiero si perde in rivoli per poi ritrovare sempre la logica, alla quale mi aggrappo nella ricerca di un senso, del senso.
Provo piacere nel trovare la parola, quella singola, unica parola che racchiude il significato esatto che cercavo.
Mi appaga individuare con cristallina chiarezza il carattere umano nelle sue piccole increspature, isolare quel tratto peculiare della personalità, quel tic ricorrente dell’anima che fa di te, te.
Vivo per la relazione, umana, tangibile, che si misura in risate condivise e messaggi mandati al momento giusto, che poi è sempre.
Lui, invece, vive nel regno dell’infinitamente grande.
Noncurante dei fatti terreni, ci inciampa o li trascura.
Dimentica le faccende mondane e rimanda, se può, le incombenze fastidiose del tran tran quotidiano.
Talvolta guarda con ammirazione l’abilità di chi riesce a gestire, come un giocoliere, i tanti impegni della vita familiare, lavorativa, sociale – della vita, insomma -, ma la baratta volentieri in cambio di un sano distacco, perché il suo senso lo ricerca altrove.
Si rivolge all’assoluto, lui.
Dell’essere umano supera le piccolezze, per andare a cercare quello che tutti accomuna, spogliati di ciò che pensiamo di essere, ci vede semplicemente umani.
Non ha bisogno di molto, cerca di nutrirsi di pensieri belli. Toglie, più che aggiungere, e in quel vuoto, nel silenzio, lascia che a parlare sia la voce più profonda, la sua in dialogo con Dio.
*Per leggere il testo della Ginzburg, non sottosopra, dal quale trae ispirazione questo testo, ecco il link: clicca qui. Lo trovi nel libro “Le piccole virtù”.

Seppia non usa il suo inchiostro per intorpidire l’acqua e difendersi dai nemici, né – ahimé – per preparare gustosi risotti. Lo impiega invece per stilare lunghe liste (che adora), per tenere traccia delle cose belle ed esorcizzare quelle brutte, per tramandare, riflettere, progettare.
È decisamente un animale sociale e ama la compagnia, ma qualche volta vorrebbe potersi mimetizzare tra le alghe e avere un po’ di tempo per sé.
*Illustrazione in copertina di Comiale
PODCAST > “Lui e io (Ginzburg sottosopra)“, scritto e letto da Valentina Dodi.