Peonie
Caro Diario Non Segreto,
sono appena tornata a casa. Di fretta, perché avevo in mente un piano: fare l’essenziale per poi dedicarmi alla scrittura, senza più altri pensieri.
Di questa settimana appena finita ho ancora il primo profumo di dalie – ah no, peonie, sono peonie – addosso. Lo stesso che mi ha accolto proprio adesso, rientrando a casa.
il profumo
di peonie
tornando a casa
Sono rimasta per un attimo immobile, in contemplazione, come se non fosse casa mia, con quel profumo insolito e delicato, ad accogliermi.
Ho ancora i capelli bagnati dalla pioggia, e negli occhi l’arcobaleno.
[com’è bello camminare sotto la pioggia, non avere paura di bagnarsi, non avere paura di niente]
Provo una leggerezza strana, composta da frammenti, frasi, pensieri divenuti parole, gesti piccoli, così piccoli da fare la differenza, intensità di momenti, di passi, di pause.
Vorrei essere brava al punto da riuscire a trovare le parole esatte per descrivere, con precisione, la poesia di una peonia, e del suo profumo; di una parola che non ti aspetti, ma poi arriva; di un sorriso, un mezzo sorriso, che vale più di tutte le parole non dette, dei gesti mancati, di quel tutto che non serve, quando è già sufficiente il poco che c’è.
Vorrei essere capace di raccontare quanto ha significato provare tenerezza, quanto è prezioso capire, e capirsi, senza troppe spiegazioni.
Il lago fermo, dopo la pioggia, il vento tra i capelli, l’aria della sera che sfiora le caviglie, il sapore di una focaccia mangiata a piccoli morsi, e poi ancora il profumo dei fiori che no, non se ne va.
È tutto così semplice.
È la mia ricchezza.

Alborella è un pesce gregario: le piace la compagnia delle altre Alborelle. Le piacciono anche i tramonti sul Lago, il cibo sano e genuino, l’arte in tutte le sue forme. E, ogni tanto, le piace esplorare in solitaria, qualche volta cambiare strada e svelare, curiosa, nuovi angoli di cielo.
*Illustrazione di Comiale
*Fotografia di Chiara [Alborella]
PODCAST > L’articolo “Peonie” letto da Alice [Acciuga].