Le domande di Emma
“L’attenzione è la prima forma di amore”, diceva la scrittrice e filosofa Simone Weil.
Mi è venuta in mente questa frase leggendo “Le domande di Emma”, un albo illustrato che ci parla bene di attenzione e di cura: per se stessi e per gli altri, dei gesti e delle parole.
È un libro rivolto prima di tutto ai bambini, corredato da testi e disegni che richiamano il loro modo di pensare e di vedere, ma anche agli adulti: per portare a conoscenza il Lichen scleroatrofico, una patologia rara, cronica, di tipo infiammatorio, che colpisce la pelle e che, in età pediatrica, necessita di un supporto parentale attento. L’autrice è Daria Tinagli, psicologa e responsabile dell’area pediatrica di Lisclea, Associazione Italiana Lichen Scleroatrofico; l’illustratrice è Sarah Khoury (autrice di albi illustrati tra cui la serie Ciacio edita da Lavieri edizioni).
La protagonista del libro che ci parla in prima persona è Emma, una bambina affetta da Lichen. Quotidianamente Emma segue specifici rituali per curare la sua pelle: ogni mattina e sera fa “il gioco delle gocce”: si lava le zone delicate, cambia accuratamente la biancheria e si spalma la crema. Quando va a scuola o a svolgere attività sportive deve ricordarsi di portare la sua bustina che contiene “le piccole cose per stare bene” e seguire accorgimenti che l’aiutano ad alleviare possibili fastidi.
La bimba può contare su una famiglia che l’ascolta, la rassicura e l’aiuta a dare un nome a tutte le cose che non comprende, lei infatti prova tante sensazioni, perplessità, stati d’animo, e la possibilità di esprimersi e ricevere risposte dai suoi genitori la tranquillizza. Su questo terreno fatto di consapevolezza e fiducia Emma potrà piano piano imparare a gestire la sua routine autonomamente e sentire crescere l’amore per se stessa.
Durante questo percorso, che inizia in età infantile, gli adulti vicini alla situazione della bambina impareranno ad utilizzare una narrazione adeguata al suo immaginario: anche le visite dalla “dottoressa Pellebella” assieme alla sua mamma diventeranno momenti speciali. La bimba potrà quindi fronteggiare dubbi, imbarazzi, dolori fisici anche grazie all’uso di parole scelte con cura che non negano però la presenza della malattia.
Un libro per adulti e bambini assieme dunque, in cui emerge l’importanza dei due ruoli.
Ne “Le domande di Emma” (testo in italiano e inglese) si affronta un tema intimo e medicale con un tono rassicurante che nulla toglie alla serietà dell’argomento. Daria ne tratta con naturalezza conferendo un calore familiare che coinvolge il lettore. Le illustrazioni si accordano bene al testo per scelte stilistiche e cromatiche poiché sono semplici e allo stesso tempo di grande impatto visivo. Le matite e i pastelli di Sarah Khoury riportano poeticamente al tempo dell’infanzia e il suo tratto ricorda il valore artigianale delle cose fatte a mano.
Se questo libro tratta di una situazione specifica è anche vero che ci ricorda più in generale l’importanza di stare vicini ai bambini nei momenti in cui devono imparare a prendersi cura di se stessi e sensibilizzarli a farci domande che altrimenti rimarrebbero trattenute. Queste accortezze aiutano i piccoli a dare un valore positivo ai loro gesti accrescendo l’affetto per sé e diventando autonomi. Inoltre, dopo quello che è accaduto negli ultimi mesi, il messaggio che porta questa storia è quanto mai attuale: da un giorno all’altro, infatti, i bambini hanno dovuto cambiare drasticamente le loro abitudini adottando nuove regole sanitarie e sociali, anche andando contro le loro naturali inclinazioni.
Vorrei ricordare infine che questo albo illustrato è pubblicato da Camelozampa, casa editrice specializzata in testi di qualità per l’infanzia che il mese scorso ha vinto il prestigioso premio come “miglior editore europeo per la letteratura per ragazzi” (Bologna Prize for the Best Children’s Publisher of the Year).
*Fotografie di Martina Valenziano
PODCAST > “Le domande di Emma” – scritto e letto da Martina Valenziano.