Briciole di Felicità
Profumi, sapori, suoni, frammenti rubati alla frenesia quotidiana. Sono le sensazioni squisite e fuggevoli che Philippe Delerm seleziona e colleziona per restituirle al lettore nella loro veste migliore. Istanti preziosi pennellati nei loro più piccoli dettagli, osservati attraverso una lente di ingrandimento capace di svelare con stupore che sono proprio questi piccoli piaceri a dare pienezza all’esistenza.
“La prima sorsata di birra e altri piccoli piaceri della vita” è tutto questo e molto altro ancora. Un talismano da tenere sul comodino o in borsa, da leggere e rileggere ogni volta che si ha il bisogno di riappropriarsi del proprio tempo. Per ricordarsi che è davvero possibile rendere gli attimi ordinari della vita quotidiana momenti di straordinaria bellezza.
La prima sorsata di birra, le more nei boschi alla fine dell’estate, il profumo delle mele in cantina, il fruscio della dinamo contro la ruota durante una pedalata notturna, un buon libro da leggere sulla spiaggia, il croissant acquistato la mattina presto, appena sfornato. «Questa piccola ghiottoneria nel freddo, mentre camminiamo: come se il mattino invernale diventasse croissant dentro di noi, come se noi diventassimo forno, casa, rifugio». Piccoli istanti che, sommati giorno dopo giorno, fanno di un’esistenza normale un’esistenza serena, preziosa, degna di gratitudine. Senza restare immobili nell’attesa di quell’unico grande momento di fortuna, che magari non arriverà.
È un mondo che rallenta quello descritto dell’autore, che valorizza ogni momento intimo, ogni ricordo, ogni rituale quasi dimenticato. Come il pacchetto delle paste della domenica mattina in famiglia, di quelle domeniche di una volta in cui «il tempo oscilla come un ostensorio all’estremità di un nastrino scuro».
O ancora una conversazione al tavolo della cucina, sgranando piselli. Quando «centelliniamo le parole e […] la musica sembra che venga da dentro, placida, familiare […]. Basterebbero cinque minuti, ma è piacevole prolungare, rallentare il mattino, baccello dopo baccello, con le maniche rimboccate».
Trentaquattro brevissimi capitoli per trentaquattro fugaci impressioni olfattive, tattili, visive, acustiche. E ancora ricordi d’infanzia, sapori che richiamano precisi momenti, oggetti cari. Persino ipotesi.
“Si potrebbe quasi mangiare fuori”, pensiamo quando la primavera fa capolino dalla finestra della cucina. «Quello che conta è il momento della frase – sottolinea l’autore – Si potrebbe quasi… È bella la vita al condizionale, come nell’infanzia: “Potremmo fare così: tu sei…”. Una vita inventata che prende in contropiede le certezze. Una vita quasi: l’aria fresca a portata di mano. Una fantasia modesta, una ventata di saggia follia che cambia tutto senza cambiare niente… Talvolta diciamo: “Si sarebbe quasi potuto…”. Questa è la frase triste degli adulti che hanno mantenuto in equilibrio sul vaso di Pandora solo la nostalgia. Ma ci sono delle volte in cui cogliamo il giorno nel momento fluttuante delle possibilità, nel momento delicato di un’esitazione onesta, senza orientare in anticipo il giogo della bilancia. Ci sono giorni in cui si potrebbe quasi».
E allora si potrebbe quasi provare a coltivare un gusto particolare per i piccoli piaceri, sull’esempio della protagonista de Il favoloso mondo di Amélie, che ama «tuffare la mano in un sacco di legumi, rompere la crosta della creme brulée con la punta del cucchiaino e far rimbalzare i sassi sul canale Saint Martin».
E alla piccola Acciuga cosa piace? Il profumo del pane appena sfornato. Una chiacchierata con una persona speciale. Leggere un libro in poltrona.
E tu, caro Lettore? Qual è il tuo piccolo piacere della vita?
*illustrazione di Comiale [Spigola]
Lettrice onnivora e compulsiva, Acciuga cade nei libri come un’alice nella tana del bianconiglio. Lì scopre sogni, idee, vite, relazioni, universi. Arco che incocca la piccola acciuga e la lancia verso le nuvole. Da grande vuole fare la libraia.
Prossima pubblicazione: martedì 22 maggio, rubrica “Caffè tra le Nuvole”.
Accoglieremo la penna del Pesce Balestra Nero… Tipo misterioso? Lo scopriremo sorseggiando insieme a lui un buon tè e dialogando di moda (il dialogo è di moda?).
PODCAST > L’articolo “Briciole di Felicità” scritto da Alice [Acciuga] e letto da Pesce Alessandro.