L’armadio in fase… 2
Cari Fashion Fishes,
siamo già a maggio e la tarda primavera ci attrae come una sirena, portandoci a emergere dalla nostra boccia – complice l’inizio di questa fase 2, appena inaugurata – e a respirare i caldi raggi del sole, anche solo in una serena passeggiata che ci sposti letteralmente il sedere dalla sedia e gli occhi dallo schermo. Con coscienza civica, certamente.
Il freddo di inizio quarantena è ormai un lontano ricordo. Non ci servono più le giacche, non ci servono più i cappelli né i maglioni di lana. Sapete di cosa abbiamo bisogno ora? Di fiorire: pieni di colori, per aiutare il nostro mondo a riprendersi.
Ma i negozi sono chiusi – e gli armadi, sospetto, anche. Perché, non raccontiamoci bugie: alzi la mano chi sta lavorando da casa e trova la voglia di togliersi il pigiama tutti i giorni – tutti i giorni, festivi compresi – per vestirsi di tutto punto.
Ecco, come immaginavo.
O magari ci si toglie il pigiama, ma spesso per mettere la tuta. Una tuta anche graziosa, magari un completo da runner, o di yoga o pilates, ma sempre di tuta si tratta, non certo di tacchi a spillo o mocassini.
Negli scorsi due mesi ci è stato imposto di rallentare, di riorganizzare le nostre vite e le nostre giornate. E io vi invito oggi a reinventare il vostro guardaroba con un bel decluttering… o, in parole povere, con un classico cambio di stagione. Sono in ritardo? A sentire i racconti di molte mie amiche, direi di no.
Does it spark joy? Ripete come un mantra la cara Marie Kondo. Che lo facciate di lunedì, di mercoledì o di domenica, aprite il vostro armadio e chiedetevi se i vostri abiti vi rappresentano e vi rendono felici.
Does it spark joy? Questa è la domanda chiave, davanti all’armadio – e forse non solo.
Se siete provviste/i di una dolce metà che vi dice che tanto state bene con tutto, fate così: mandatela a comprare il lievito. Molto probabilmente rincaserà tardi. Voi, intanto, dedicatevi una video chiamata con amiche/amici: organizzate una video sfilata, come quella fatta da Carrie Bradshaw prima di sposarsi con Mr. Big; scambiatevi consigli su come abbinare quella camicia che mannaggiaperchèlhocomprata e preparate una scatola con i vestiti che volete scambiarvi subito dopo esservi riabbracciati/e.
Se siete delle mamme o papà e state esaurendo giochi e lavoretti con cui tenere occupati i pargoli, approfittatene e inventate delle storie e delle avventure in maschera: in questo modo, forse riuscirete anche a liberarvi di quelle t-shirt che piacciono tantissimo al vostro compagno, ma ancora di più al vostro super-bimbo… e cosa ci puoi fare? Non vorrai mica privare il piccolo di quel divertimento!
Se siete shopaholic, potete sfruttare l’occasione per rendervi conto della reale quantità dei vostri vestiti e ricordarvene poi al prossimo acquisto: vi serve davvero quello che state per comprare? Davvero, davvero…?
Insomma: niente scuse, non più. Il tempo non manca e, quindi, armatevi di scatole, grucce e cellulare: sono sicura che qualcuno sta segretamente aspettando che vi liberiate di quel capo che non aveva il coraggio di chiedere in prestito. È tempo di ripensare alle priorità, anche del nostro caro armadio, e di meditare acquisti futuri consapevoli.

Unicorno del mare, leone di cielo, sognatrice infaticabile provvista di un’ancora che la riporta a terra solo quando strettamente necessario. Esploratrice di mondi di carta, tendenze di moda e ricette per rendere felice chi ama.
*Immagine di copertina: fotografia di Sara Orlandi
PODCAST > “L’armadio in fase… 2” – scritto e letto da Sara Orlandi